Questo blog è fermo da un po’, ve ne sarete accorti. La ragione è molto semplice: l’estate è trascorsa in mezzo a una marea di concerti, le vacanze, il mio vero lavoro e di tempo da dedicare a questa cosa ne ho avuto poco, se non pochissimo. Aggiungiamo che, a furia di scrivere roba per le testate con cui collaboro, idee e spunti per il blog non ne ho avuti, oltre naturalmente alla pigrizia perché in effetti più di una volta avrei pure potuto fare un bel copia/incolla e tenere buono qualche pezzo che mi era venuto meglio di altri; niente, non ce l’ho fatta, non ho avuto voglia.Poi è successo che a settembre mi hanno chiesto di collaborare ad una nuova realtà musicale. Un progetto bello, interessante, profondo. Guidato da persone con cui, fattore non scontato, è scattata una sintonia umana e professionale interessante. Caso ha voluto che il webmagazine in questione abbia anche uno spazio dove qualunque redattore possa cimentarsi con articoli a tema di qualunque tipo, senza seguire nessun criterio particolare. Alla fatica ulteriore di dover scrivere per un nome in più, si è così aggiunta la comodità di avere un luogo che avrebbe potuto ospitare i miei interventi. Un luogo che, oltretutto, avrebbe avuto una diffusione molto più vasta della mia piccola e scalcagnata pagina.

E così, tra una roba e l’altra, ho tenuto tutto in stand by. Non sapevo bene cosa avrei voluto fare ma avevo due certezze: la prima è che avevo decisamente meno tempo di prima. La seconda è che tenere in piedi un blog può anche essere un bell’atto di presunzione, perché non è un qualcosa che tutti possono fare.

Chiariamoci, ci sono persone che leggono questa pagina e che, in linea di massima, apprezzano quello che scrivo. È una cosa che mi fa piacere e le ringrazio davvero per questo. Allo stesso tempo, però, ci sono anche delle realtà musicali più grandi de La Grande Concavità, che hanno deciso di darmi fiducia al punto tale da farmi entrare stabilmente nel loro staff. E io, mi spiace dirlo, devo a loro la priorità. Avere un blog tutto proprio è bello ma è un qualcosa che lascio ai grandi critici, quelli che hanno qualcosa di originale da dire e le parole giuste per farlo. Io, che non sono nessuno e non ho tutta questa conoscenza, mi limiterò a lavorare per coloro che mi hanno voluto con loro.

Cosa vuol dire questo, concretamente, per le sorti di questo blog? Niente di particolare: la pagina rimarrà attiva e d’ora in poi cercherò di postare con maggiore frequenza. Solo, non ci saranno più interventi inediti. Mi limiterò a proporre alcune delle cose migliori che avrò scritto durante la settimana. In questo modo creerò un mio archivio personale e chi non ha modo di leggermi normalmente potrà continuare a farlo qui.

L’unico appuntamento che rimarrà fisso sarà quello dei migliori dischi dell’anno. A quello tengo molto e mi dispiacerebbe molto rinunciare.

È tutto per ora. Nei prossimi giorni posterò qualche articolo recente, giusto per non perderci troppo di vista. Ciao.

Pubblicità